Come Leonardo e Lisa (Simpson)
Cosa accomuna Leonardo da Vinci, Paul Mc Cartney, Gianni Morandi e Lisa Simpson? Una scelta importante: quella di non mangiare carne. Come più di 4 milioni di italiani: lo dicono i dati Euripes 2013. I motivi di questa decisione? L’amore per gli animali, ma anche il proprio benessere e quello dell’ambiente. Oltre a un’altra serie di buone ragioni. Eccone qualcuna:
Basta un giorno!
Per cominciare, proviamo a non mangiare carne un giorno alla settimana! Secondo un calcolo della Lega anti vivisezione, a fine anno avremo risparmiato 910 metri quadri di foresta, 390 chili di cereali, 403.000 litri d’acqua e un bel po’ di gas serra. In molti Paesi, come Stati Uniti e Inghilterra, i “lunedì senza carne” sono diffusi da tempo. In Italia c’è il “Mercoledìveg”!
Grassi buoni, grassi cattivi
Gli studi degli esperti di tutti i Paesi sono concordi: molte patologie, tra cui le “malattie del benessere” – obesità e sovrappeso, ipertensione, diabete, problemi cardiovascolari – sono causate da una dieta ricca di carne e grassi animali. L’alimentazione migliore? Molti cereali, frutta e verdura fresche, legumi e, per condire, olio extravergine d’oliva.
Acqua e terra
Per produrre ciò che mangiamo serve molta più acqua di quanto immaginiamo: 1.600 litri d’acqua per un chilo di pane, oltre 15.000 litri per un chilo di carne di manzo. Per non parlare del suolo: secondo un calcolo, un ettaro di terreno può produrre 10.000 chili di pomodori o – indirettamente – 50 chili di carne di manzo. È evidente che una dieta ricca di carne con
suma molte più risorse. Se tutti gli abitanti del pianeta continueranno a mangiare carne in grandi quantità, nel 2050 non ci saranno acqua e cibo per tutti.
Camion e mucche
Immaginate le emissioni causate in un giorno solo da auto, camion, aerei e navi: tutte insieme sono di gran lunga inferiori a quelle generate dall’allevamento industriale. Lo dice uno studio della Fao: il 51% dei gas serra è emesso dagli allevamenti. Il principale colpevole? Il metano originato dai processi di digestione e dalle deiezioni degli animali.
Al top della catena
Gli animali occupano un posto più alto delle piante nella catena alimentare. Quindi hanno inevitabilmente una maggiore concentrazione di residui chimici: quelli impiegati per colti
vare le piante che hanno mangiato e quelli di farmaci e sostanze come steroidi o ormoni somministrati all’animale.
Parliamo di soldi?
Quanto costano le proteine necessarie al nostro fabbisogno? Provate a fare un calcolo: un etto di fagioli crudi ne contiene circa 23 grammi, un etto di prosciutto crudo circa 26. Quale di questi cibi costa di più?
Se i muri fossero di vetro
Da Gandhi ad Albert Einstein, da Margherita Hack a Jovanotti, moltissimi personaggi hanno detto frasi toccanti a favore dei diritti degli animali. Una fra tutte? Quella di Linda Mc Cartney: «Se i macelli avessero pareti di vetro, saremmo tutti vegetariani»
(foto di Paolo Panzera)
Per saperne di più
Un sito completo, con informazioni pratiche per muovere i primi passi e per chi è già vegetariano
Una guida ai “lunedì senza carne” con notizie e
ricette vegetariane da tutto il mondo
http://www.meatlessmonday.com
Diamoci un taglio! Una guida Slow food al consumo di carne scaricabile in pdf
http://slowpress.slowfood.it/upload/201212/C2744B880a41b1C0A7myT1FC4402/files/diamociuntaglio2012web.pdf